
"Non ricordare più le cose passate, non pensare più alle cose antiche! Ecco faccio una cosa nuova; proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?"
Questo passo del vangelo mi è sempre piaciuto....
La messa domenicale per me è un'occasione di riflessione e di crescita personale, spirituale ma soprattutto emotiva, in questi ultimi tempi.
"Non ricordare più le cose passate": quanto vorrei! Non voglio un colpo di spugna, non voglio cancellare, solo dimenticare la fissità e l'immobilità del passato, quella che mi blocca, quella che mi umilia e mi succhia le energie e il sole che ho dentro, come un parassita.
Il passato non è cattivo. Mai. Siamo così come siamo perchè fummo, un tempo, ciò che siamo stati. Non rinnego niente.
Rimpianti? Con il senno del poi è sempre facile dire di sì, ma nel momento, quando scegli, quando trovi davanti il bivio o l'incorcio, ampia e scorrevole sia la strada o angusta e tortuosa, qualunque sia la scelta è quella che in quel momento sembra la più opportuna. La migliore. E se quella è la scelta migliore nell'hinc et nunc di allora, inutile pensare a rimpianti e rimorsi.
La scelta la facciamo noi. La faccio io. Sempre. Costantemente.
Esperienza. Si dice che facciamo esperienza. Esperienza non è forse il nome che diamo agli errori? Ecco. Se non si fanno errori non si apprende la lezione della vita.
Quale lezione? la felicità. Esistiamo per essere felici. Nessuno mi dissuade da questa convizione. Anche se la stanchezza, la frustrazione, il passato che ritorna come incubo cattivo, talvolta oscurano il presente ed ipotecano il mio futuro.
Ma la scelta siamo noi. sono io. Quindi "Non ricordare più le cose passate, non pensare più alle cose antiche! Ecco faccio una cosa nuova; proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?"
Anzi... non me ne accorgo?